Un progetto per contrastare la povertà educativa dei ragazzi che vivono in contesti difficili: questo è il programma di “React” (Reti per educare gli adolescenti attraverso la comunità e il territorio), selezionato nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile in Italia e presentato recentemente a Milano da WeWorld Onlus. “React” è attivo dal mese di settembre dello scorso anno in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, regioni nelle quali sono stati individuati dieci quartieri periferici caratterizzati da situazioni di disagio socio-economico.
Sono stati coinvolti 3200 ragazzi, 1700 famiglie vulnerabili e 690 insegnanti, attraverso un modello che mira da un lato a rafforzare gli adolescenti (specie i gruppi più vulnerabili, migliorandone le competenze nel passaggio critico tra il primo e il secondo grado della scuola secondaria) e dall’altro a potenziare i soggetti (insegnanti, operatori sociali, famiglie, volontari, cittadini, operatori territoriali) che rappresentano, a vario titolo, la comunità educante. I partner di “React” sono scuole ed enti del terzo settore: Associazione Arcoiris, Fondazione Domus de Luna, Fondazione Somaschi, Associazione Per Esempio, Associazione culturale Clac, Associazione Patatrac, Cemea del Mezzogiorno, Cooperativa Via Libera, Cooperativa Diapason, Associazione Bergamo Scienza, Cooperativa Terremondo e Associazione Asai.
Nei Centri educativi, che integrano il lavoro educativo realizzato dalle scuole gli adolescenti e le loro famiglie possono trovare uno spazio che offre diverse opportunità, dalla formazione di competenze personali e innovative ai percorsi di orientamento, di supporto allo studio e alle famiglie vulnerabili attraverso attività di counseling e di formazione sulle competenze genitoriali. I centri, inoltre, permettono ai ragazzi di sviluppare anche attitudini o vocazioni che la scuola spesso non riesce a trovare o risvegliare.