Ted Neeley: “JESUS CHRIST SUPERSTAR mi ha accompagnato per tutta la vita. Ero stato convocato per interpretare Giuda, ma poi mi hanno scelto per il ruolo di protagonista”

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Più che alla proiezione di un film, con la presenza del protagonista, sembra di assistere a una rimpatriata fra vecchi amici: abbracci calorosi, foto e qualche lacrima di commozione di chi ha seguito il percorso artistico di Teddie Joe Neeley, detto Ted, ottantuno primavere da compiere a settembre, che dopo la trasposizione cinematografica del 1973, a firma Norman Jewison, di JESUS CHRIST SUPERSTAR, il musical di Tim Rice e Andrew Lloyd Webber, ha continuato ad indossare la tunica di Gesù sui palcoscenici di tutto il mondo, fino a una decina di anni fa. Sotto una coppola marrone, dalla quale non si separa mai, il cantante, attore, musicista e compositore americano (che stasera sarà ospite di Geppi Cucciari a “Splendida Cornice”, su RaiTre) ha lo stesso sguardo dolce delle scene più toccanti della pellicola. Dopo la messa in scena di ieri, al Sistina Chapiteau di via Valtellina al civico 7, la visione verrà replicata il prossimo 20 marzo al Sistina di Roma, dove il musical teatrale omonimo, diretto da Massimo Romeo Piparo, proseguirà, a grande richiesta, ben oltre il giorno di Pasqua…

Lorenzo Licitra interpreta a teatro Gesù di Nazareth, nel ruolo cinematografico che fu di Ted Neeley (foto di Gianluca Saragò)


Signor Neeley, qual è stata la sua reazione quando ha saputo di essere stato scelto per il ruolo di Gesù?
“Ero stato convocato per un provino per interpretare Giuda, ma il regista mi ha fatto ritornare il giorno dopo per Gesù (sorride stupito, ndr)”.
Il Nazzareno è il personaggio che l’ha accompagnata per la sua intera vita artistica. Con quali sentimenti si è calato in questa figura?
“È stata sempre una grandissima emozione, per me che sono cristiano, e che ora è affidata alla recitazione e alla voce di Lorenzo Licitra”.
A proposito di voce: quali difficoltà aveva incontrato nel sostenere le note più acute del film?
“Io ero già un cantante, da anni mi esibivo in giro per il Texas con i miei due fratelli, mia sorella e i miei genitori. Eravamo i “Ted Neeley Teddy Five”, ma il JESUS CHRIST SUPERSTAR è stata un’esperienza fondamentale”.
Fuori dal teatro milanese, il tepore pomeridiano di una primavera anticipata si è già stemperato nelle prime luci della sera. E tra pochi istanti, Ted Neeley si accomoderà in prima fila, per applaudire il nuovo Gesù del bravissimo Lorenzo Licitra…

Elisabetta Dente

(Nella foto di copertina: Ted Neeley in compagnia del regista Massimo Romeo Piparo)