Riparte dal vivo il cabaret milanese al Teatro Delfino, in scena Leonardo Manera e l’irresistibile comicità dei suoi personaggi

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Anno nuovo, vecchi successi. Inizia la nuova stagione di “RIDE..lfino”, una rassegna cabarettistica promossa dalla KarmArtistico di Francesco Ruta e dal suo storico compagno d’avventura Bruce Ketta, alias Matteo Iuliani. Ad inaugurare la ripartenza, il prossimo 30 aprile alle 21.00, al Teatro Delfino, appunto, dopo lo stop dovuto alla pandemia, è Leonardo Manera, volto noto e particolarmente apprezzato del cabaret milanese, a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila. Manera è sempre più un nome di punta di programmi televisivi come “Zelig” e ‘Colorado”, di serate dal vivo in tutta Italia e conduttore della trasmissione “I Funamboli”, in onda tutte le mattine su Radio24, insieme al giornalista Alessandro Milan. “È il terzo anno che partecipo a questa rassegna di comicità”, afferma il cinquantacinquenne artista di Salò. “Da veterano del palcoscenico, quale sono, mi fa rivivere le atmosfere dei miei inizi, quando il cabaret, a Milano, aveva ancora un grande valore e una forte connotazione locale, in termini di spettacolo. Oggi percepisco una situazione molto fluida in questo settore cittadino. È un periodo di grandi cambiamenti e di transizione, nel quale stanno trovando spazio generi diversi”. Soltanto la mimica gommosa del suo volto, una sedia, qualche giacca e una parrucca, per un viaggio di puro cabaret all’insegna della consueta, leggera ironia, priva di apparente polemica, pur toccando temi d’attualità attraverso personaggi pubblici e cuciti su misura per lui o tramite spassosi monologhi, che lo fanno amare sinceramente dal suo pubblico.

Informazioni, biglietteria e prevendita:
Teatro Delfino, Piazza Piero Carnelli – 20138 Milano
Tel. 02 87281266 – 333 573 0340 (lunedì -venerdì h.15.00 – 19.00)
https://www.vivaticket.com/it/biglietto/italian-beauty/178473info@teatrodelfino.it | biglietteria@teatrodelfino.it |
www.teatrodelfino.it

(Nell’immagine di copertina, da sinistra: Leonardo Manera, Francesco Ruta e Matteo Iuliani)