Il progetto è sicuramente ambizioso e sostenuto dalla grande professionalità del team che lo ha realizzato e che lo seguirà, passo dopo passo. Si chiama NTR Biosensors la nuova Start Up che ha elaborato un plantare in grado di misurare in tempo reale il carico su una gamba operata durante la camminata, collegato a una app per smartphone. “NTR nasce dall’esperienza personale di uno dei fondatori: un incidente sugli sci, che ha causato la rottura del piatto tibiale e una lunga riabilitazione”, racconta Massimo Introzzi, al vertice della nuova società. “Alla dimissione, l’indicazione medica è stata di monitorare il carico poggiato sull’arto operato, partendo da 10 chilogrammi (fino ad arrivare al completo peso corporeo dopo qualche mese) ed eseguendo delle prove su una bilancia meccanica. L’imprecisione del metodo e la mancanza di adeguati dispositivi ausiliari alla riabilitazione fuori dalla clinica ha dato lo spunto a costituire la nostra Start Up”. Nel 2021 è stato prodotto il primo prototipo funzionale e l’anno scorso è partita anche un preaccordo di collaborazione con l’ospedale San Gerardo di Monza. L’ipotesi attuale è di sviluppare uno studio di ricerca su 100 pazienti operati agli arti inferiori. Allo stesso tempo la società sta lavorando anche con il team di Ricerca della Clinica IGEA (ex Clinica Dezza del Policlinico di Milano), per una possibile adozione del sistema ORME in ambito neurologico e per diagnosticare disturbi legati alla perdita di equilibrio e di coordinamento motorio. E sono previste anche altre applicazioni, per testarlo anche in ambiti sportivi come il golf, il rugby e la corsa.
“Uno dei vantaggi del sistema ORME è la duplice natura di prodotto B2B e B2C, perché può essere venduto direttamente al paziente, mentre l’app può essere gestita dal medico curante”, precisa Nicoletta Pol, responsabile marketing di NTR Biosensors. “Un elemento, questo, che lo rende diverso dai competitor presenti sul mercato, specializzati soprattutto nel B2B”. Per una corsa sicura e “in scarico”, è prevista anche un’operazione di equity crowdfounding; i soci fondatori hanno già raccolto 55mila euro per continuare lo sviluppo dell’azienda e si propongono di inserire il progetto sulla piattaforma di Crowdfunding BackToWork24.