No, non è stato Hemingway a far conoscere l’America a Nanda Pivano, ma Cesare Pavese, quello stesso Pavese che poi, la Fernanda Pivano traduttrice, fece conoscere agli americani. Lo stesso Pavese, che per Nanda scrisse una poesia delicata e gentile, lo stesso Pavese che chiese a Nanda di sposarlo per ben quattro volte e che Nanda, garbatamente, rifiutò. È una bella scoperta, questa serata che la Milanesiana (quest’anno festeggia i suoi primi venticinque anni, con un’edizione che attraversa tutta L’Italia) ha dedicato ieri, al Teatro Franco Parenti, alla storica scrittrice e giornalista, a quindici anni dalla sua scomparsa. Uno spettacolo di musica e parole, con le canzoni di Patti Smith, Fabrizio De André, Lou Reed e Bob Dylan, che la cantautrice romana Paola Turci esegue in un’ora di spettacolo, cantando con voce sicura e accompagnandosi alla chitarra. Il grande schermo alle sue spalle ci restituisce l’inquadratura delle mani e del viso, o le affianca. Paola, che avrebbe voluto conoscere Nanda, incrocia il racconto di Enrico Rotelli, che invece Nanda la conobbe nel 2004 e ne fu l’assistente per cinque anni. Ne ricorda il sorriso, ma anche la forte ironia, senza omettere di precisare quanto spesso, lavorando al suo fianco, si sia sentito orgoglioso del compito affidatogli. La passione per la pace e l’antifascismo. Nanda non perdeva occasione di sottolineare l’importanza di quella spilla che regalava ai suoi amici e che tutti dovevano indossare. Nanda e le turbolenze conosciute in America ma soprattutto il respiro della libertà, Nanda e le sue intuizioni, come il Premio Nobel attribuito a Bob Dylan dopo la sua morte. Nanda felice di essere accompagnata nella stesura dei suoi testi e nei suoi viaggi da un ragazzo non ancora trentenne, quell’Enrico Rotelli che ora intervalla al racconto passi letti dal suo libro, quel NANDA E IO: I MIEI ANNI CON FERNANDA PIVANO, pubblicato lo scorso anno da La nave di Teseo. Le poesie di “Spoon River” e la folgorazione del “Grande Gatsby”, che entrambi hanno tradotto. Rotelli prosegue nel suo lavoro dedicato alla letteratura. Ora tocca a lui portare in Italia e far conoscere i nuovi talenti della letteratura d’Oltreoceano. A Nanda l’omaggio della rosa della Milanesiana 2024, dedicata alla Timidezza dipinta all’origine da Franco Battiato e ora rielaborata da Franco Achilli.
Elisabetta Dente
(Immagine di copertina tratta dal web)