“Ho sempre associato ogni momento del mio percorso a un brano musicale, a una colonna sonora, come nei film. Un’ultima notte e non ho molto da fare, tantomeno provare a dormire, visto che presto il sonno sarà eterno e riposare non sarà più un problema. Ho chiesto che non venissero abbassate le tapparelle: questa luna e il vento faranno da scenografia alla mia vita. Un ripasso necessario, che ho voglia di fare e portare a termine. Da domani sarò aria, spirito o chissà cosa, ma ora è tempo di ripensare alla mia collezione di vinili, alla mia discografia evolutiva”…
Questo è un breve estratto, a metà fra il dramma e la poesia, di DISCOGRAFIA EVOLUTIVA (Edizioni Underground?), il nuovo libro di Rocco Carta, uscito alla fine dello scorso e già al centro di un lusinghiero successo di pubblico e di critica.
Un’ultima notte, una vita tormentata da un destino non sempre benevolo, l’ultimo atto della storia di un uomo attraverso la colonna sonora della sua esistenza e la necessità e la decisione di calare il sipario secondo le sue volontà. Un viaggio intenso, vibrante e commovente.

Rocco Carta è nato a Milano nel 1974, educatore nei servizi di integrazione scolastica e nei servizi socio-assistenziali. Dal 2017 scrive i suoi racconti sul suo blog Storie qualunque. “Il diario del piccolo Mario” nel 2022 segna il suo esordio letterario (sempre per Edizioni Underground?), seguito da questo nuovo romanzo.
“Questo libro è il racconto di una vita, racconto condensato in una notte”, chiosa l’autore. “Una vita in salita che dovrà fin da subito fare conti con il destino. Senza autocommiserarsi il protagonista ci conduce nel suo ultimo atto prima che cali il sipario sulla sua esistenza. Un viaggio accompagnato da una personale colonna sonora a fare da sfondo agli eventi: la sua DISCOGRAFIA EVOLUTIVA, appunto”…