Il Poliambulatorio ALG “Eugenio Balzan” festeggia i suoi primi 65 anni

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“CORRIERE INFORMAZIONE, 8 gennaio 1958: APERTO L’AMBULATORIO DEI GIORNALISTI – Si è aperto, nella sede dell’Associazione dei giornalisti, in via Appiani 25, il gabinetto medico polispecialistico, inaugurato il 31 ottobre 1957 dal Capo dello Stato. Per i giornalisti professionisti, aventi diritto alla assistenza dell’Istituto di Previdenza “Giovanni Amendola” l’accesso è gratuito, provvedendo l’Associazione stessa alle pratiche relative ai rimborsi presso l’Istituto stesso, il quale ha emesso un apposito tesserino, che può essere in qualsiasi momento ritirato presso gli uffici di viale Monte Santo”.

Sessantacinque anni fa, sulle pagine del Corriere Informazione apparve la notizia dell’apertura del “Gabinetto medico polispecialistico Balzan”. L’ambulatorio cominciò ad operare a pieno regime proprio in quel mese di gennaio, con il coinvolgimento di una quindicina di medici specialisti. La storia dell’impegno dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti in campo sanitario affonda nella notte dei tempi. Fin dalla sua costituzione, nel 1890, il sindacato dei giornalisti lombardi ha messo la sanità (come la previdenza e l’aiuto ai colleghi più bisognosi) tra i suoi principali impegni, ma è nel secondo dopoguerra che cresce l’idea di una struttura sanitaria e così, nel 1957, si ipotizza l’apertura dell’Ambulatorio Balzan. Se la piena operatività risale al gennaio 1958, l’ambulatorio venne invece inaugurato ufficialmente il 31 ottobre 1957, alla presenza del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. In quella che le cronache ricordano come “una visita strettamente privata” (il presidente era di ritorno a Roma dall’inaugurazione del 39esimo Salone internazionale dell’Automobile di Torino), il Capo dello Stato si complimentò per l’iniziativa.

La sede del Poliambulatorio ALG, in viale Monte Santo al civico 7


Accompagnato dal consigliere delegato dell’ALG, Ferruccio Lanfranchi, Gronchi visitò quelli che il Corriere della Sera definì “modernissimi impianti del Gabinetto medico, che comprende ogni specialità, dalla radiologia (il reparto è stato allestito personalmente a cura del professor Franco Fossati, presidente dell’Associazione radiologi), alla odontoiatria, dall’oculistica alla otorinolaringoiatria, alla cardiologia, alla ostetricia, a tutti i vari rami della medicina interna”. Il Capo dello Stato venne accolto dal direttore del gabinetto medico, prof. Biagio Carletti, e dall’intero corpo sanitario. Al termine della visita, incontrando i colleghi milanesi il presidente si soffermò sull’iniziativa che, disse, “va al di là di quello che si può chiamare un tentativo di autosufficienza nel campo dell’assistenza sanitaria, autosufficienza che è un problema ancora da risolvere in Italia e che non potrà essere risolto se non attraverso un decentramento”. L’iniziativa del gabinetto medico prese avvio grazie a un lascito assegnato all’ALG (e destinato a questo scopo) dalla figlia e unica erede di Eugenio Balzan, per lunghi anni amministratore del Corriere della Sera, ma anche dalla sinergia che la Lombarda strinse con l’Istituto di Previdenza, grazie alla quale le visite venivano rimborsate direttamente dall’Istituto. All’epoca, infatti, all’Ente di previdenza faceva capo anche la tutela sanitaria dei colleghi. E questo fino alla fine del 1974, quando il movimento giornalistico nazionale vide nascere la Casagit. Cinque anni prima, cioè, della riforma varata dal Governo che varò l’istituzione del Sistema sanitario nazionale. Per il primo anno di attività, le visite del Gabinetto Medico Balzan furono 1.215. Via via andarono crescendo: oltre 1.500 l’anno successivo, più di 2.000 nel 1960, quasi 2.400 nel 1963. Tra alti e bassi, riorganizzazioni nelle prestazioni specialistiche offerte (ad esempio, per diversi anni l’ambulatorio ha offerto l’odontoiatria, la fisioterapia, la radiologia), degli spazi e delle strutture, in questi 65 anni l’ambulatorio ALG ha rappresentato non solo un unicum nel panorama giornalistico italiano, ma anche un polo d’eccellenza sanitaria per i colleghi lombardi. Oggi, sotto la gestione del direttore sanitario, dott. Franco Scapellato, il Poliambulatorio offre prestazioni sanitarie in quasi una trentina di specialità mediche, con un pool di professionisti composto da circa 70 specialisti. Nel 2021 le visite garantite sono state oltre 11.500 (dopo le 7.500 garantite durante la pandemia di Covid), riavvicinandosi alle 12.500 visite del 2019 anno. Alla fine dello scorso novembre, infine, le visite effettuate erano arrivate a circa 12.000.

(Testo a cura dell’Associazione Lombarda Giornalisti)