L’appuntamento per tutti era a mezzogiorno, davanti al Memoriale della Shoah – Binario 21 in Piazza Safra, nei pressi della Stazione Centrale. E il programma era quello entrato ormai fra le tradizioni più belle del Natale milanese: una preghiera interreligiosa per la pace e la fratellanza, contro il terrorismo, con una festa, infine, dedicata ai senzatetto. Anche quest’anno, i City Angels di Mario Furlan hanno offerto ai milanesi la possibilità di vivere qualche ora della vigilia natalizia lontano dalla frenesia per gli acquisti e riportare così un po’ di ordine fra i valori e le priorità delle festività di fine anno.
Alla presenza di Mario Furlan, il comandante delle “Giubbe Rosse” meneghine, e della loro madrina, Daniela Javarone, i rappresentanti delle diverse confessioni presenti in città e chi non ha una casa dove trascorrere il Natale si sono presi per mano e hanno pregato tutti insieme: fra questi, c’erano il Prefetto Emerito della Biblioteca Ambrosiana, Monsignor Franco Buzzi, il presidente della Comunità Ebraica milanese, Raffaele Besso, l’Imam Mohsen Mouelhi. E poi il Pastore evangelico Julim Barbosa e il Monaco buddhista Cesare Milani. Immancabili, ovviamente, anche gli esponenti politici locali che si occupano di Servizi Sociali: l’assessore comunale Pierfrancesco Majorino e l’assessore regionale Stefano Bolognini. E ancora il presidente del Coordinamento dei Comitati di quartiere, Salvatore Crapanzano, e il presidente dell’Associazione partigiani, Roberto Cenati.
“Milano è una città aperta”, ha affermato nel suo discorso introduttivo alla cerimonia Mario Furlan. “Aperta ovviamente a chi viene per lavorare e integrarsi, indipendentemente dalla sua etnia o religione. Ed è aperta, da sempre, alla speranza”. Alla fine, accompagnati dal dolcissimo sottofondo delle note musicali del coro dei Piccoli Cantori di Milano, i volontari dell’associazione benefica hanno distribuito generi alimentari e bevande calde a tutti i bisognosi della Stazione Centrale. Che hanno goduto, commossi e felici, di un momento di vera solidarietà e spiritualità natalizia…
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)