IL CIBO DELLE ALPI: I prodotti delle montagne lombarde disponibili con un clic. Apre in città il primo punto di ritiro fisico, qualità e tradizione dal produttore al consumatore

Milano a tavolaNews

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Burro e formaggi a latte crudo, biologici, ottenuti da bovini e caprini allevati liberi e con sola erba di montagna, d’estate negli alpeggi fino a 2000 metri, e senza l’utilizzo di mangimi industriali. E poi vini ottenuti recuperando antichi terrazzamenti. Questo (e molto altro) offrono le nostre Alpi: un cibo vivo, coltivato, raccolto e lavorato nell’aria fresca e pulita delle vette alpine, un cibo che diversi enti, tra i quali la Regione Lombardia, chiedono venga riconosciuto Patrimonio Immateriale UNESCO, da proteggere perché si fonda su una agricoltura straordinaria, che rispetta le persone e gli animali e si inserisce con umiltà nella bellezza spontanea dei paesaggi. Da queste premesse nasce il sito www.ilcibodellealpi.it, con l’intento di rendere disponibili facilmente a tutti gli italiani le produzioni giornaliere genuine delle piccole aziende a conduzione familiare dei borghi delle Alpi italiane a rischio di spopolamento, a cominciare da quelli della Valtellina e della Valle Camonica, designata dall’UNESCO Riserva della Biosfera e terra d’origine gli ideatori dell’iniziativa.
Fabrizio Zanotti, documentarista ed esperto di comunicazione, impegnato da anni nella valorizzazione del cibo, dell’agroecologia e delle comunità alpine, Valentino Bonomi, laurea in Agraria all’Università della Montagna di Edolo e titolare, con la moglie, dell’azienda agricola e di agriturismo San Faustino a Ceto, nel Bresciano, dove i Bonomi vivono da secoli e oggi abitata appena da 777 persone; Claudio Furloni, ex dipendente in pensione del Comune di Milano, esperto di cibo e storia delle comunità alpine. Questi i nomi e i biglietti da visita dei tre soci del nuovo e-commerce, che hanno presentato il loro progetto martedì scorso alla Sacrestia Farmacia Alcolica di via Conchetta al civico 20. E proprio nella nostra città, in via Ascanio Sforza 57, aprirà il prossimo mese di ottobre il primo punto fisico di ritiro dei prodotti, secondo una logica di slow delivery. Inoltre, in alcune zone di Milano, sarà possibile ricevere gli acquisti anche al proprio indirizzo, pagando un sovrapprezzo per sostenere attività di piantumazione a compensazione della Co2 emessa nell’atmosfera. I punti di ritiro, inoltre, vogliono essere luoghi d’incontro, front office per le prenotazioni dei prodotti freschi e spazio per esposizioni ed eventi, al fine di diffondere l’informazione e la passione per il cibo di montagna.
“L’idea è nata nel 2020 in Valle Camonica, dove abbiamo la sede della società, presso l’azienda di Valentino Bonomi, che offre anche un negozio partner, come pure l’Azienda Agricola Bezzi di Ponte di Legno”, spiega Fabrizio Zanotti. “Vogliamo diventare la comunità per eccellenza di chi ama la montagna italiana, le sue sfide, la sua cultura alimentare”.

Da sinistra nella foto: Fabrizio Zanotti, Claudio Furloni e Valentino Bonomi, i tre soci fondatori dell’e-commerce www.ilsitodellealpi.it


I PRODOTTI
L’offerta dell’e-commerce comprende un paniere completo di latte e diverse tipologie di formaggi unici, creati da agricoltori e casari con metodi tradizionali, come il latte innesto, il latte crudo e la lenta stagionatura in cantina, senza coloranti o conservanti, vaccino e di capra, salumi a stagionatura naturale, resi esclusivi dagli agricoltori e dalla mano dei norcini, tra i quali il salame camuno o la slinzega e bresaola della Valtellina, pasta fresca di farine e acqua di montagna, a lenta essicazione, come i casoncelli camuni e i calsù di Vione, preparati a mano. E poi prodotti da forno, in primo luogo il pane di farine locali e lievito madre impastato a mano e cotto nei forni a legna, e ancora liquori e vini estremi, come lo Tzerb, ottenuto recuperando antichi vitigni autoctoni della Valtellina. Infine, miele e dolci tipici, come la spongada o la bisciola, cotte nel forno a legna. E non mancano gli ortaggi biologici e biodinamici. Tutto proveniente da piccole realtà di montagna, dove la produzione del cibo è un’arte tramandata da generazioni e le condizioni naturali per la produzione degli alimenti è ideale.


SVILUPPO SOSTENIBILE
Con www.ilcibodellealpi.it, che mira in prospettiva a riunire tutti i piccoli produttori delle nostre montagne, dal Piemonte al Friuli, si favorisce dunque un modello di sviluppo sostenibile. Le parole chiave sono agroecologia e biodiversità, artigianalità, ma anche turismo sostenibile, alternativo ai grandi flussi legati allo sci; salvaguardia della tradizione senza ridurla a folclore, traghettandone i valori negli scenari economici e di vita più attuali. Non ultimo, si crea lavoro per i giovani: solo in Valle Camonica si stimano alcune centinaia di potenziali opportunità, senza contare le persone di ogni età che sempre più numerosi sono interessati a lasciare le città per attività da svolgersi nella natura.
Il patrimonio alimentare alpino racchiude la costante e millenaria ricerca di equilibrio tra uomo e natura e per questo IL CIBO DELLE ALPI è un laboratorio di buone pratiche agricole, ma anche di filosofia di vita: “Da noi”, ricorda ancora Zanotti, “c’è una cultura dei limiti perché l’asprezza della terra ci insegna che non le si può chiedere più di quello che ci può dare e che gli animali vanno tutelati, non sfruttati, perché si sopravvive o si muore insieme”.


PER INFORMAZIONI:
www.ilcibodellealpi.it
www.gruppoarete.com

Crediti foto: Glocal.com