I milanesi si sono messi in fila, oggi, per visitare Il Memoriale della Shoah e ricordare la tragedia dell’Olocausto. Davanti alla struttura situata sotto la Stazione Centrale e inaugurata sei anni fa, proprio il 27 gennaio, nel giorno dedicato alla memoria delle vittime di quell’orrore, è stato un continuo via vai di gente comune, adulti, ragazzi e bambini che hanno voluto essere presenti per commemorare quell’assurda e sanguinosa pagina della Storia.
Fra il 1943 e il 1945, dal cosiddetto e famigerato Binario 21, centinaia di ebrei, partigiani e deportati politici furono caricati sui vagoni bestiame di una ventina di convogli ferroviari diretti ai campi di concentramento, lavoro e sterminio di Auschwitz–Birkenau, Mauthausen, Bergen-Belsen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano. Sembra che questo lugubre luogo sia l’unico rimasto intatto nell’Europa teatro delle deportazioni, sebbene centinaia di scali analoghi furono usati in tutta Europa e non esista una vera e propria statistica sul loro effettivo stato di conservazione.
I deportati vennero trasferiti a bordo di decine di camion fino ai sotterranei della Stazione Centrale, con accesso da via Ferrante Aporti. Tra questi c’erano più di 40 bambini e ragazzi, tra cui l’allora tredicenne Liliana Segre, sopravvissuta allo sterminio e oggi senatrice della Repubblica Italiana.
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)