In principio fu “Jazzin’ the Pop”, con il desiderio di rivisitare alcune tra le più conosciute hit italiane e internazionali in chiave “jazz-language”. Oggi, pur mantenendo fede al loro motto originario, i Mo’ Better Swing lanciano una nuova sfida al mondo della musica, ma soprattutto a se stessi con “Swinky”, il nuovo disco della band milanese, con l’idea di dare più risalto al collettivo che al frontman, d’ora in poi “un uomo senza volto”, che dal vivo è coperto da una maschera.
“Swinky” per noi è una vera e propria svolta”, rivela Mauro Bazzini, 54 anni il prossimo 28 maggio, milanese doc e chitarrista del gruppo. “E’ un disco di brani originali (a parte la cover di una canzone di Piero Ciampi, ”Autunno a Milano”), con testi interamente in italiano. La musica, un misto di diversi generi, ma principalmente swing e funky (il titolo del disco, infatti, è la fusione dei due termini) vuole rappresentare la metafora della crescita nell’integrazione tra diverse sonorità attraverso la valorizzazione di un terreno comune, senza dimenticare il rap, che in alcuni brani si affaccia tra gli altri due generi”. I testi di “Swinky” affrontano temi importanti, di grande attualità, ma con leggerezza, senza mai appesantire l’ascolto. “E’ una scelta di campo”, afferma Bazzini, “perché affrontando tematiche sociali, attraverso analisi spesso anche taglienti, il disco non si pone il problema di mettere d’accordo tutti. Il nostro vanto, però, è l’aver affrontato stilisticamente certi temi con il sarcasmo, l’ironia e con l’obiettivo dell’immediatezza, arrivando velocemente all’ascoltatore, che può comunque leggerlo e interpretarlo a più livelli”.
I “Mo’ Better Swing” nascono nel 2010, quando Mario Belluscio e Mauro Bazzini si incontrano a Follonica, in Toscana, dopo la rappresentazione dello spettacolo “Sarà una bella società” interpretato da Shel Shapiro e la sua band, della quale Belluscio era bassista. Nasce l’idea di rielaborare successi pop nazionali e internazionali con armonie e ritmiche tipicamente jazz e latin, ma mantenendone inalterate le melodie e le strutture. Dopo il debutto ufficiale dal vivo il 31 marzo del 2011 al Nidaba Theatre di Milano, il primo disco (“Mo’ Better Swing – Dancework”) tre anni più tardi, moltissimi concerti anche all’estero e diverse collaborazioni eccellenti (tra i quali Enzo Messina, Giorgio Secco, Leif Searcy, Angelo Pusceddu, Marco Bianchi, Marco Castiglioni, Andrea Rotoli, Sergio Pescara, Ivan Ciccarelli, Beatrice Zanolini, Simona Salis, Francesca De Mori, Valentina Caprara, Fulvio Arnoldi, Angelo Albani e Laura Stillwell), oggi ai due fondatori si affiancano in pianta stabile Christian Tettamanti al pianoforte e Rino Di Pace alla batteria, ai quali si affianca la sezione fiati formata da Daniele Moretto (tromba e flicorno), Giuseppe Cattaneo (trombone) e Andrea Peruzzo (sax alto e tenore). “La promozione di “Swinky”, conclude Bazzini, “prevede una presentazione ufficiale dal vivo il 13 maggio prossimo al Circolo Arci Bellezza, che per l’occasione apre le porte al pubblico gratuitamente e senza la necessità, appunto, della tessera Arci. Spero di vedere moltissima gente perché ci saranno tutti (e sono davvero tanti) i grandi artisti che ci hanno accompagnato finora e che sono presenti nel nostro disco d’esordio. E poi perché ci esibiremo nella prestigiosa sala milanese che ha ospitato, fra l’altro, le riprese del leggendario film “Rocco e suoi fratelli”, girato nel lontano 1960 dal grande regista Luchino Visconti”.
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)
https://www.facebook.com/mobetterswing/
I video dei Mo’ Better Swing (“Black Coffee”)
I video dei Mo’ Better Swing (“Puttin on the Rita”)
https://youtu.be/xGwdwcBELgI