La vicenda del colosso agroindustriale creato dal nulla da Serafino Ferruzzi è un elemento fondamentale della storia economica d’Italia (e non solo): l’ascesa nella produzione e nel commercio mondiale delle materie prime agricole, la tragica morte del fondatore in un incidente aereo, l’espansione durante la gestione di Raul Gardini, l’acquisto della Montedison, il fallimento dell’operazione Enimont, la tempesta di Mani pulite, il suicidio di Gardini, la dispersione del gruppo. LA CADUTA DI UN IMPERO – 1993: Montedison, Ferruzzi, Enimont, edito da Rizzoli, è un appassionato memoriale che attraverso la memoria di Carlo Sama, marito della figlia minore di Serafino, Alessandra, e già braccio destro di Gardini, presenta la versione della Famiglia Ferruzzi.
Una versione che celebra i fasti, ma mostra anche i lati oscuri del Gardini imprenditore e rivela il ruolo dell’establishment economico-finanziario guidato da Mediobanca nella fine dell’azienda. Un’azienda gravata dai debiti, però con un motore industriale in piena efficienza, che la collocava ai primi posti in Europa e nel mondo nella produzione e nella lavorazione di zucchero, amido, semi oleosi, proteine di soia e anche penicilline semisintetiche. Un’azienda che avrebbe potuto essere risanata con cessioni mirate delle attività non strategiche, che disponeva di un piano di rilancio, elaborato da Sama e dal suo gruppo dirigente con l’aiuto di banche internazionali, per svolgere un ruolo da protagonista globale nei settori chiave dell’agroindustria e dell’energia verde. Questo libro è l’amaro racconto di una storia che avrebbe potuto essere e non è stata. E di una nazione, l’Italia, che ha distrutto le opportunità di un futuro migliore.
Carlo Sama, 76 anni, romagnolo di Ravenna, cognato e braccio destro di Raul Gardini, è stato responsabile delle Relazioni Esterne del Gruppo Ferruzzi-Montedison, presidente del quotidiano Il Messaggero e di Telemontecarlo e amministratore delegato della Montedison.
(Nell’immagine di copertina: Carlo Sama dialoga con Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, durante la conferenza stampa di presentazione, ieri, alla Galleria Rizzoli)