Chiesa di San Sebastiano: nel Tempio Civico appena restaurato, oggi la Celebrazione Eucaristica del Patrono della Polizia Locale

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Restituito da poche settimane libero dai cantieri per le opere di restauro, il Tempio Civico di San Sebastiano, in via Torino 28, ospiterà questo pomeriggio alle ore 17.30 la Celebrazione Eucaristica in onore del Santo Patrono del Corpo di Polizia Locale di Milano. Invitati le consigliere e i consiglieri comunali, la Giunta, gli appartenenti al Corpo della Polizia Locale.

Il Tempio è una chiesa di proprietà del Comune di Milano, unica in città nella sua forma perfettamente cilindrica a cupola, progettata nel 1576 da Pellegrino Tibaldi, interessata negli ultimi due anni da lavori di rifacimento degli affreschi della cupola e degli interni, realizzati sotto il coordinamento dell’Area Tecnica Demanio e Beni Comunali Diversi e della Presidenza del Consiglio comunale.

In occasione delle festività natalizie, la chiesa di San Sebastiano è stata tra i luoghi protagonisti del “Natale nei Borghi”, l’iniziativa legata all’esposizione a Palazzo Marino della “Madonna di San Simone” di Federico Barocci con l’obiettivo di far scoprire, attraverso percorsi culturali, opere d’arte figurativa custodite negli edifici religiosi che caratterizzano i diversi quartieri della città. San Sebastiano ospita infatti una copia della “Circoncisione di Gesù”, la pala d’altare realizzata proprio da Federico Barocci nel 1590 per l’altare maggiore della chiesa del Nome di Dio a Pesaro, la cui versione originale è conservata al Louvre di Parigi.

La Chiesa di San Sebastiano, Tempio civico di Milano, è aperta ai fedeli e ai visitatori tutti i giorni, tra dalle 9 alle 12 e dalle 15 e alle 18. Dal giovedì al sabato, la mattina, l’accoglienza è supportata dall’opera dei volontari del Touring Club Italiano, grazie a un accordo di coprogettazione con l’Amministrazione.

Dal 1578, ogni anno il 20 gennaio, si tengono le celebrazioni in onore del santo a cui i milanesi si erano affidati nel 1576 perché li liberasse dalla peste e che, al termine dell’epidemia, avevano proclamato loro Patrono da onorare annualmente con una solenne liturgia.

(A cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Milano)