Sale l’attesa e fervono i preparativi per la FESTA DELLA FOTOGRAFIA, in programma sabato 14 e domenica 15 ottobre prossimi alle Officine del Volo, in via Mecenate al civico 76/5. Di seguito tutte le mostre del BIG EVENT, di cui il nostro marchio è media partner.
Di seguito, tutte le mostre in cartellone, a cura di Loredana De Pace…

VOLARE! (di Massimo Sestini)
Con 23 immagini del fotogiornalista toscano, l’esposizione nasce dalla combinazione perfetta tra le Officine del Volo (la location che ospita la manifestazione) e la carriera di uno dei più importanti professionisti internazionali del settore, Canon Ambassador, che negli ultimi quattro decenni ha raccontato la storia del costume, della politica e della società italiana, osservati e proposti da un’altra prospettiva. Sono fuori dal comune i punti di vista dall’alto proposti dagli scatti di Sestini, che racconta, documenta e testimonia vicende, sia ordinarie, sia straordinarie, sempre in modo sorprendente. La particolarità delle immagini parte da un grande impatto estetico e dall’altrettanto importante coinvolgimento del pubblico. Leggendo le storie che hanno dato origine a queste fotografie, scopriamo che spesso noi stessi ne siamo i protagonisti, che ne abbiamo vissuto le medesime esperienze, ma solo da un altro punto di osservazione. Sestini ci accompagna anche in luoghi e in situazioni che raramente potremmo raggiungere, dal ritratto di un pilota in un caccia AV8-B in volo alla cupola del Brunelleschi nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore, fotografata per la prima volta nella storia dall’alto verso il basso. La mostra, infine, vuole portare i visitatori al concetto stesso che ha mosso gli organizzatori della fiera milanese a pensare questo evento come un’occasione per “vedere la fotografia” in modo personale e sicuramente alternativo.
E con l’obiettivo di promuovere il valore culturale dell’arte fotografica, Canon sostiene la straordinaria esposizione del suo Ambassador: tutte le immagini, infatti, sono state realizzate con tecnologia fotografica dei sistemi EOS ed EOS R, mentre le stampe hanno preso vita grazie a Canon imagePROGRAF PRO-6100 e Canon Colorado.

VOLARE! (con le immagini degli studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia)
La mostra di Sestini dialoga con l’omonima esposizione fotografica che raccoglie le dieci migliori immagini degli studenti della sede milanese dell’Istituto che hanno partecipato alla “Open Call” indetta appositamente. È stato chiesto ai ragazzi di mostrare in che modo sanno osare, mettersi in gioco, scommettere proprio sul desiderio di volare. E loro hanno scelto come raccontare questo concetto in immagine. Tra gli scatti, primeggia l’immagine di Annalisa Cinco, con l’opera intitolata “Volo”. Alla Cinco va una fotocamera analogica Nikon FM Silver in kit con l’obiettivo 50mm f/1,4 AI.

La FUJIFILM ITALIA è sponsor tecnico della mostra e si è presa cura della produzione della stampa delle immagini. Si è scelto di utilizzare due tipi di carta fotografica all’alogenuro d’argento della famiglia Original Photo Paper. La carta Velvet, appositamente progettata per realizzare stampe dall’effetto “fine art” profondamente opaco per risultati morbidi, seducenti e raffinati. La carta Pearl, il “telaio” fotografico più glamour e peculiare della famiglia, per risultati dall’aspetto super lucido iridescente, per stampe lussuose ed eleganti.

L’esposizione (che riunisce le dieci migliori immagini selezionate da Loredana De Pace, curatrice della mostra, e da Maurizio Cavalli, direttore dell’Istituto Italiano di Fotografia) è la tappa iniziale di un percorso che continuerà con un progetto dedicato agli studenti dell’IIF, seguito sempre dalla De Pace e ispirato al tema. E lo stesso prevede un libro dedicato al volo, in uscita nel mese di giugno del 2024.

SPIRITI DELLA FORESTA (di Juan Boria)
Con una selezione di opere fotografiche dell’omonima mostra in corso fino al prossimo 31 ottobre da FCF Gallery, in via Maestri Campionesi al civico 25, la kermesse meneghina vuole rendere omaggio al noto fotografo peruviano. L’esposizione, che esalta la bellezza del Creato con un tocco poetico, mette in dialogo due dimensioni del lavoro di Borja, che confluiscono, qui, in maniera naturale. Da un lato, l’autore ci accompagna nella foresta fra le tribù locali Yine e Ashaninka dell’Amazzonia del Nord (Atalaya), per mostrare i loro volti immersi nel contesto in cui vivono, pura e semplice natura. Il secondo elemento, invece, che qui è messo in dialogo con i protagonisti umani dell’esposizione, riguarda i “ritratti vegetali” che il quarantasettenne artista sudamericano, in quanto biologo specializzato in ecologia, sa identificare, raccogliere e infine fotografare. Ma soltanto dopo che foglie, rami, radici, frutti, avranno compiuto il loro processo di “invecchiamento”, che li rende ancora più affascinanti.

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