Un immobile comunale di duemila metri quadrati completamente ristrutturato che ospita circa sessanta lavoratori – mediatori linguistico-culturali, assistenti sociali, consulenti giuridici, psicologi, educatori, tutor di italiano e figure amministrative – tra dipendenti comunali e personale degli enti partner del Terzo settore. È il MILANO WELCOME CENTER di Via Sammartini al civico 75. La struttura, seguendo la logica ‘One stop shop’, vuole essere il punto unico di accesso ai servizi cittadini dedicati alle persone migranti e rifugiate, con una particolare attenzione a quelle neoarrivate, con l’obiettivo di accompagnare e favorire il loro percorso di inclusione concentrando in un unico luogo l’offerta di servizi, supporto, informazioni e orientamento.
Il centro dispone di un front office multilingue a cui ci si può rivolgere, anche senza appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00, ma è contattabile anche tramite la mail MilanoWelcomeCenter@comune.milano.it o chiamando il Contact Center 02.02.02 da lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Con il supporto dei mediatori linguistici e culturali che parlano diverse lingue (arabo, bengalese, cinese, cingalese, inglese, francese, spagnolo, russo, ucraino, filippino) sarà possibile fare una prima valutazione del bisogno per poi indirizzare la persona o il nucleo familiare verso i servizi specialistici.
In particolare, all’interno del MILANO WELCOME CENTER cittadini e operatori di altri servizi possono usufruire di consulenze sociali, giuridiche e amministrative, counselling in tema di riconoscimento dei titoli di studio e formazione professionale, supporto per l’inserimento nel mondo del lavoro, ricongiungimento familiare e per l’apprendimento della lingua italiana, l’accesso e la presa in carico integrata nell’ambito del sistema di accoglienza cittadino per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, speciale e temporanea e della rete SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), orientamento per il ritorno volontario assistito. Rilevante è la sinergia con l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni), che sarà presente negli spazi di via Sammartini sia per svolgere i test del DNA utili per completare le procedure di ricongiungimento familiare in Italia sia per effettuare i colloqui eventualmente necessari per attivare, ove richiesto dal migrante, un progetto di ritorno volontario al proprio Paese di origine.
Il centro ha avviato, inoltre, una serie di collaborazioni con le altre direzioni comunali e con le altre istituzioni a vario titolo coinvolte nei percorsi di integrazione dei migranti per poter indirizzare le persone verso gli uffici competenti, nel caso in cui la risposta al bisogno non sia disponibile all’interno della struttura. In particolare, si segnala la sinergia con la Prefettura nel disbrigo di alcune pratiche riguardanti le procedure in capo allo Sportello Unico per l’Immigrazione.
Molto importante anche il rapporto con UNHCR, con la quale il Comune ha siglato nel 2022 la Carta per l’Integrazione dei rifugiati e il Protocollo d’intesa ‘Rafforzamento dell’approccio one-stop-shop nei servizi per l’accoglienza, l’integrazione e la promozione della partecipazione nel Comune di Milano’. Il MILANO WELCOME CENTER, inoltre, aderisce alla rete Spazio Comune, promossa da UNHCR.
Le attività sono realizzate da Palazzo Marino in coprogettazione con alcuni enti del Terzo settore: Amapola, Spazio Aperto Servizi, Farsi Prossimo, Progetto Integrazione. La sede che lo ospita è stata ristrutturata grazie a un finanziamento europeo del PON Città Metropolitane, mentre i servizi sono finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Ministero dell’Interno.
Nel 2023 gli uffici comunali che si occupano di assistere i neoarrivati in città e i titolari di protezione internazionale hanno incontrato complessivamente oltre 4.100 persone. Tra le nazionalità maggiormente rappresentate troviamo quelle egiziana, cinese e peruviana. Invece i servizi di accoglienza di secondo livello dedicati ai titolari di protezione internazionale nel corso dell’anno passato hanno preso in carico persone prevalentemente di nazionalità nigeriana, pakistana, bengalese e maliana.
(A cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Milano)