I tram più caratteristici della mia Milano Meravigliosa sono quelli della serie “1500”, costruiti nel lontano 1928, che circolano ancora oggi, instancabili, per le vie della città. Le “1500” rappresentarono una vera e propria rivoluzione tecnologica, rispetto ai tram dell’epoca, lenti, pesanti, antiquati, poco capienti e anche scarsamente economici, a causa della presenza di ben tre lavoratori a bordo, il manovratore e due bigliettai. Le nuove vetture erano molto più leggere; una caratteristica, questa, che limitava il consumo di energia elettrica e l’inevitabile usura dei binari. E poi avevano una capacità di trasporto di un centinaio di passeggeri e una velocità di oltre 40 chilometri orari. Gli interni, infine, erano molto eleganti, con i sedili in legno scuro e tanti piccoli lampadari di vetro finemente lavorato. Dal dopoguerra ad oggi, la “1500” ha subito diversi aggiornamenti, sia negli apparati elettrici che in quelli meccanici, mantenendo aggiornate le vetture nella parte tecnica senza però stravolgerne l’inconfondibile aspetto estetico. Le modifiche, una meccanica e l’altra estetica, che più hanno contribuito a variarne l’aspetto sono state la sostituzione della presa di corrente ad asta (la cosiddetta “perteghetta”, in dialetto milanese), con i pantografi e l’applicazione della livrea color arancio, nella metà degli anni ’70, con la quale si vedono circolare nelle vie di Milano ai giorni nostri. Quelli che prendevo io da bambino erano proprio fatti così…
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)