La vasca di contenimento delle piene del fiume Seveso è operativa dalla fine dello scorso mese di novembre e può essere utilizzata in caso di emergenza meteo. Nelle prossime settimane saranno completate le piantumazioni nell’area della vasca, le ultime sistemazioni a verde e delle panchine, oltre alla posa delle zattere per la nidificazione degli uccelli nell’invaso. Sono stati eseguiti tutti i collaudi funzionali necessari per verificare il buon funzionamento degli impianti, delle pompe e delle paratie, con le diverse simulazioni e in occasione del primo evento meteorologico con significative piogge verrà effettuata l’ultima prova di riempimento con l’acqua del fiume Seveso.
In caso di allerta meteorologica, secondo le procedure definite tra gli enti competenti, il laghetto viene svuotato in circa tre ore. Se vi è il rischio di esondazione, il laghetto viene quindi riempito dalle acque eccedenti del Seveso con l’apertura delle paratie, in un tempo variabile fra le tre e le dieci ore. L’acqua del fiume, prima di entrare nella vasca, viene ripulita da rami e altri materiali grazie a un sistema di griglie, per poi rimanere nell’invaso per tutta la durata della piena ed essere in seguito reimmessa nel fiume, una vota terminata l’allerta, mediante un sistema di pompe.
La vasca, svuotata dalle acque del fiume, viene ripulita dai residui della piena e nuovamente riempita con acque pulite di falda, costantemente mosse in modo da ossigenare le acque, evitare ristagni e la propagazione di alghe. L’intero ciclo di svuotamento, pulizia della vasca e re-immissione dell’acqua pulita può durare fra i quattro e sei giorni, in base all’entità del fenomeno meteorologico.
Per la maggior parte dell’anno, la vasca sarà un vero e proprio laghetto adatto anche alla nidificazione e allo stazionamento degli uccelli acquatici, grazie al posizionamento di speciali zattere piantumate, ospitali per la fauna. Intorno al laghetto e lungo le sponde, inoltre, ci saranno alcune aree verdi.
Il laghetto è adiacente a un bosco ampliato con nuove alberature. Intorno sono state costruite piste ciclopedonali collegate al Parco Nord e alla città.
Tutti gli accessi al laghetto sono videosorvegliati per garantire la sicurezza dei cittadini. In caso di piene, un sistema di barriere automatiche impedisce l’accesso ai pedoni e alle biciclette, dando comunicazione di allerta tramite diversi pannelli a messaggio variabile.
(A cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Milano)