Ricordo che quindici anni fa, in occasione del centenario della fondazione dell’Inter, andai con il mio collega cameraman Francesco Montemarani a registrare un paio di interventi video di Enrico Bertolino, simpatico e popolarissimo cabarettista milanese, esperto di comunicazione e interista sfegatato. Davanti a un buon caffè parlammo anche di molte altre cose. Ci raccontò un aneddoto riguardo all’esilarante striscia preserale di Raidue “Piloti”, della quale in quel periodo era protagonista insieme a un altro divertente e altrettanto popolare attore romano, Max Tortora. “Registravamo alcune puntate a Milano e altre a Roma”, rivelò Bertolino. “Una di queste volte mi trovavo nella capitale, ma avevo altri impegni urgenti e dovevo tornare prima possibile qui a casa. Finite le riprese chiamo un taxi e chiedo al tassista di portarmi velocemente a Fiumicino, ma di fermarsi in una trattoria qualsiasi lungo il tragitto perché dovevo pranzare. Entrai nel locale dove il tassista mi aveva portato, era quasi vuoto e il cameriere mi fece subito accomodare, portandomi il menù. “Guardi”, gli dissi trafelato, “sono di fretta e devo prendere un aereo. Mi porti la cosa più veloce che ha”. Lui mi guardò, poi si girò verso il proprietario che era seduto alla cassa e gli disse sorridendo: “Je famo er conto, al signore”…
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)
(Immagine tratta da caffeinamagazine.it)