Un secolo dopo la comparsa del libro d’artista (e nonostante la morte annunciata del libro tradizionale), la Biblioteca Nazionale Braidense, in collaborazione, fra gli altri, con la Pinacoteca di Brera e con il patrocinio del Comune di Milano, promuove la terza edizione di “Oggetto Libro”, il festival che mette a confronto il libro d’artista con il libro progettato dal graphic designer. L’occasione è ideale per avvicinare il grande pubblico all’Arte Contemporanea e ai segreti del Design e della Stampa. La manifestazione (che ha aperto i battenti ieri e li chiuderà il prossimo 7 dicembre) mette in mostra 238 volumi, esposti anche alla Mediateca Santa Teresa e provenienti da tutto il mondo, compresa una sezione particolare, che presenta libri con caratteristiche proprie sia del Design che dell’Arte. Amato da chi lo realizza, lo colleziona, lo commissiona o lo stampa, il libro parla numerosi linguaggi, che si sommano a un impianto narrativo non sempre esplicitato dalle parole. Come oggetto d’arte, affascina anche il pubblico più refrattario all’Arte Contemporanea: i materiali con cui è realizzato, non solo carta e inchiostro, aprono le porte a creazioni inaspettate, raffinate o spettacolari, sempre piacevoli da scoprire.
Curiosando fra le sale dell’esposizione, si possono ammirare artefatti con caratteristiche proprie del libro (composto da copertina e pagine interne), alcuni realizzati con tele e tessuti, altri dove le immagini, vere e proprie opere di pittura, si alternano a elaborati merletti di carta incisa. Ma anche il libro di produzione industriale è quanto mai sorprendente, grazie alla passione dei designer, amanti delle potenzialità che offre come mezzo espressivo e all’evoluzione tecnica, che consente di riprodurre le immagini con una qualità spettacolare, introducendo tecnologie all’avanguardia. La stampa digitale, poi, rende accessibile a tutti la diffusione del libro, con tirature sostenibili e nel rispetto dell’ambiente. Le opere esposte sono fra l’altro un ottimo osservatorio di un fenomeno in grande crescita, rappresentato dal recupero delle tecniche tipografiche tradizionali, che lasciano piena libertà di sperimentare alla creatività degli artisti. La mostra, infine, è arricchita anche da progetti di ricerca, tesi di laurea e saggi dedicati al libro come straordinario contenitore di valore e di bellezza…
(a cura di Ermanno Accardi, giornalista e scrittore)