Due irregolari, due anticonvenzionali accomunati dalla scelta di mettersi in gioco in prima persona senza risparmiarsi. Quello fra Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound non è solo l’incontro fra due figure rivoluzionarie, sebbene idealmente antitetiche, ma è anche il confronto tra due poeti e due uomini legati da un rapporto di amore e odio, di pesanti eredità intellettuali, di conflitto e di contatto. A queste due straordinarie figure della cultura internazionale è dedicato DUE OUTSIDER MITICI, un intreccio di due spettacoli messo in scena al PACTA Salone dal 15 al 20 novembre prossimi. Cinquant’anni fa scomparve Ezra Pound, poeta, saggista e traduttore statunitense. Fu una personalità molto controversa, ma indiscutibilmente geniale. Cento anni fa, invece, nasceva un grande poeta del Novecento italiano: Pier Paolo Pasolini.
PASOLINI: IN UN FUTURO APRILE
Con Alessandro Pazzi, un Pasolini privato e pubblico si racconta attraverso l’acutezza della sua poesia. Brandelli di vita che emergono, affondano e riemergono. Un reading di ascolto, dove la parola spogliata di tutto arriva intensa, forte e necessaria. In scena una macchina da scrivere, quella che usava lui, con un foglio bianco, che rappresenta sia l’ultima poesia non scritta, sia il vuoto che la sua morte ha lasciato. Un attore dà corpo alle parole, mentre sullo schermo scorrono immagini e video creati per moltiplicare e accompagnare la parola. La drammaturgia attraversa le poesie e le tematiche care a Pasolini: le colpe dei padri che ricadono sui figli, la purezza innocente della gioventù e della maturità peccaminosa, la vita come atto poetico, il rapporto con la madre vista come creatura di bellezza.
EZRA POUND: I CANTOS
Una performance poetica in musica di Annig Raimondi, che vuole essere un compendio della storia e della civiltà contemporanea, un monologo-arringa composto da citazioni, dialoghi, narrazioni e canti contro quei mali, in primis usura e potere, che hanno distorto e stravolto i valori di un tempo. Ezra Pound, ispirato dalla Divina Commedia, compie il rito della novecentesca discesa agli inferi con l’omaggio ai grandi classici greci e latini. A partire dall’Odissea omerica, Pound-Ulisse intraprende un viaggio solitario alla presenza di manifestazioni soprannaturali correlate a personaggi contemporanei.
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