In questa situazione piena di incognite una cosa è certa, almeno per lei: la capacità di cogliere le opportunità che ha incontrato sul suo ancora giovane cammino anche nei momenti più difficili, quelli in cui è normale abbattersi. Scilla Bonfanti, imprenditrice milanese, ha una grande carica umana e un’intraprendenza fuori dal comune. Dopo gli studi ha iniziato ad occuparsi dell’azienda di famiglia, nel settore tessile e dell’abbigliamento, per poi ritrovarsi a portare la sua esperienza e la sua mentalità imprenditoriale nel mondo dei casinò europei. La sua curiosità e la voglia di scoprire sempre nuovi orizzonti professionali l’hanno in seguito portata a costituire un’associazione che si occupa di fornire aiuti organizzativi alle imprese cinesi che intendono investire in Italia. “E’ stato l’inizio di un’avventura davvero inimmaginabile”, esordisce Scilla con gli occhi che le brillano. “Ho imparato, per esempio, che i cinesi non dicono mai di no esplicitamente ed è per giunta offensivo dirlo a loro. Ho visto uomini ricchi e potenti guardare l’ultimo di noi occidentali con la voglia di imparare qualcosa da lui, con umiltà, una qualità da noi dispersa nel ritmo delle nostre vite frenetiche. Come molti altri valori e principi, del resto, che noi dovremmo reinserire tra usi, costumi e comportamenti. L’unico neo, secondo me, è l’assoluta mancanza di ironia e di senso dell’umorismo. Bisogna stare attenti a come si scherza perché non capiscono e potrebbero offendersi (ride). Con loro devi piuttosto sviluppare la furbizia, la psicologia, l’empatia e la resistenza, tutti fattori molto utili, peraltro, in ogni ambito della vita”.
Veniamo alla nota dolente di questo periodo, l’Emergenza Coronavirus. Tu hai fatto e fai spesso la spola, appunto (divieti attuali a parte), tra Milano e la Cina. Che cosa pensi della situazione che si è venuta a creare?
“Tutto ormai viaggia così veloce, soprattutto in Lombardia e a Milano, che con altrettanta velocità è arrivato qui anche il Coronavirus. Mi sembra assurdo che nel 2020 non siamo ancora preparati per affrontare un’epidemia come questa, che nella Storia si è ripetuta più volte e senza nemmeno i mezzi che oggi abbiamo a disposizione per contrastarla. Le conseguenze del blocco totale mi preoccupano molto perché stanno mettendo in ginocchio alcuni settori economici, che faranno molta fatica a risollevarsi. Questa emergenza sanitaria lascerà sicuramente il segno, però sono anche convinta che Milano saprà risollevarsi, anche aprendosi a nuove opportunità”.
A proposito di opportunità e della capacità di saperle cogliere, trasformando situazioni apparentemente negative, come quella che stiamo vivendo, in nuove sfide. Raccontaci, in conclusione, della tua nuova iniziativa…
“Tra un viaggio e l’altro le mie giornate milanesi continuavano freneticamente tra amici, amori, famiglia e trasferte di lavoro nelle case da gioco. Ormai alcuni autogrill erano diventati il mio secondo ufficio. Ovviamente, mi toccava andare nei bagni delle stazioni di servizio, adattandomi. Allora ho imparato a fare sosta in quelli dove le toilette erano migliori. Da qui è partita la mia idea di offrire ai viaggiatori e a tutte le persone che passano molto tempo fuori casa una piattaforma sui principali social network, dove recensire, appunto, i bagni pubblici, non solo, a questo punto, degli autogrill, ma anche di ristoranti, bar, cinema e altri tipi di locali in tutto il mondo. Fra l’altro, è un modo per conoscere meglio certi aspetti delle culture degli altri popoli, visto che i bagni pubblici sono la parte forse più intima e vera delle società. Così facendo ho scoperto che l’argomento non solo era interessante per molti, ma che addirittura suscitava reazioni inaspettate e devo dire sempre divertenti”.
Ermanno Accardi (giornalista e scrittore)
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