Milano è vuota, spettrale, irriconoscibile, silenziosa e senza parole come una generazione non l’ha mai vista nemmeno in estate.
Ma ricordatevi che dietro quelle porte e quelle finestre, dentro quei due locali e tinello, loft, mansarde, attici e super attici e abbaini, quattro piani senza ascensore, i cortili e le ringhiere, gli abitanti di Milano continuano a vivere e aspettano di riprendersi la città in mano.
Ora stanno soffrendo in silenzio, come solo i milanesi sanno fare.
Senza enfasi, senza strillare, senza lamentarsi, senza tragedie.
Senza fare rumore.
Con la consapevolezza del proprio ruolo nel mondo.
Sapendo che il sistema che hanno creato i padri e i padri dei padri reggerà oggi e per sempre.
Un sistema consolidato nel quale l’amore per le cose fatte bene si combina con l’estro della gente venuta dal Sud a mischiarsi e fiorire in questo giardino del Nord.
Consapevoli di avere creato una convivenza unica, una miscela d’amore che pulsa e batte dietro tutte le nostre porte pronta a travolgere la vita che solo in questa città si può vivere.
Milano sta aspettando paziente il via libera e si presenterà più bella, solare e felice che mai.
Perché Milano non si arrende, conosce il suo valore.
Basta aspettare.
Ciao Milano, a presto…
Domenico Megali (giornalista e scrittore)